Kerygma retreat in December in Čadca

In December our group in Čadca, Slovakia had three days of kerygma retreat in Charism of Mother Teresa. It was a time to meet Jesus in the Eucharist, in adoration, in silence of our heart. And to recognise Him in our brothers and sisters. We prayed for the gifts of the Holy Spirit – to proclaim the good news of the Gospel especially in our families and places where we work and meet people. We asked ourselves what we can do in concrete way for the poorest of the poor in our city. We continue to live the Charism everyday in our homes, our work and with our friends.

The Čadca group

Celebration of the Centenary of the Apparitions of Our Lady of Fátima on 13 October 1917-2017

Archive pictures from the The Miracle of the Sun
also known as the Miracle of Fátima
occurred on the 13th October 1917

Night Vigil on the 12th October 2017
and the arrival of the statue of Our Lady of Fátima

Solemn procession of Our Lady of Fátima statue
on 13th October 2017

5th International Encounter of “I Thirst Movement” in Fátima

Retreat with Our Lady

This summer “I Thirst Movement” members met in Fàtima, Portugal for our 5th International Encounter. It is not for an accident that we chose this holy place where the Apparitions of Our Lady took place in 1917, but with a strong intention to consecrate ourselves and the whole Movement to the Immaculate Heart of Mary on the day of 13th July 2017.

Guided/accompanied by Father Peter, M.C., Spiritual Director of ITM in Europe, we started our walking pilgrimage to Fàtima from Tomar (a little Portuguese city) on 11th of July. On the way we stopped for night in Ourém. Our walking pilgrimage lasted two days, and in this time we deepened our charism, walking this way together with Our Lady, reflecting on the messages she left to the three little shepherds: Lucia, Jacinta and Francisco. We got know each other better since some hardships, such as 30 km walking distance, pain in legs, calluses, saving cats, cooking on the nature, and many other things, made us a big ITM team.  

Finally, on 12th of July in the late afternoon we entered Fàtima. Tired but so happy. There we spent another two beautiful days full of God’s love, in Mary’s presence, in joy and adventures. All of it you can read in personal testimonies published in this section.

La mia esperienza a Lisbona e Fatima

Raccontare l’esperienza vissuta nel mese di luglio a Lisbona verso Fatima, riporta alla mia mente tante emozioni, tanti giorni di grazia vissuti insieme a persone, molte delle quali non conoscevo prima di allora, provenienti da diverse parti del mondo.

Ogni giorno vissuto dal mattino alla sera è stato un grande dono, colmo di tanta spiritualità, momenti di vivacità, meditazione, confronto con esperienze diverse dalle mie.

Sono ormai sette anni che collaboro con le sisters a Roma e quando mi è stato proposto di andare a Fatima nel centenario delle apparizioni, ammetto che è scattato qualcosa dentro di me. Avevo già visitato diversi santuari mariani, ma non conoscevo, se non dai racconti, quello di Fatima. 

Forse ciò che mi ha spinto ad accettare quest’invito è stato il forte legame che ho con Maria e anche perché quando mi è stato chiesto di andare, stavamo facendo apostolato con i poveri in strada sgranando il rosario. Maria e i poveri mi hanno spronato a decidere di andare.

Così è cominciata questa bella avventura… sì una vera e propria avventura, dove la fatica del cammino da Lisbona a Fatima, per quanto lunga e sotto il sole cocente, non si è fatta sentire mai. I km percorsi sembrano essere volati, non un dolore, non un fastidio nei giorni successivi. Maria ci ha davvero sostenuti in tutti i sensi!

Ci sono alcuni momenti che credo non dimenticherò mai, dall’adorazione notturna nell’agriturismo dove abbiamo dormito una notte, al momento in cui dopo i quaranta chilometri, siamo entrati a Fatima e arrivati davanti alla cappellina delle apparizioni, ho consegnato a Maria le debolezze, tutto quello che portavo nel mio cuore.

Pur nella diversità di lingue dei partecipanti, abbiamo condiviso momenti di grande spiritualità, riflettendo sul messaggio di Fatima e sui tre pastorelli: Francesco, Giacinta e Lucia. Ci siamo confrontati anche senza raccontarci necessariamente, ciò che portavamo dentro di noi, anche solo guardandoci negli occhi e tenendoci per mano.

In questi giorni ho rinforzato il mio rapporto con il rosario, preghiera semplice che mi ha trasmesso mia nonna quando ero bambino.

C’è una frase che credo non dimenticherò mai in queste giornate, una frase pronunciata durante le meditazioni da Padre Peter: “se tu preghi il rosario prima di andare dai poveri, è Maria che ti porta da loro e che ti fa vivere quei momenti accanto a loro come Madre Teresa sgranando il rosario, In questo modo, Maria ci rimane accanto.”

Questo viaggio è servito a farmi guardare dentro più profondamente, a superare quegli ostacoli che a volte ci sembrano insormontabili ma che se vogliamo possono ridursi sempre di più. Ho conosciuto persone che hanno lasciato dentro di me qualcosa, ci siamo promessi di pregare l’uno per l’altro anche se a distanza di km, saremo sempre vicini, uniti da una donna S. Teresa di Calcutta che ci ha fatto incontrare ed essere pellegrini di un viaggio che non dimenticheremo mai.

C’è una frase di Madre Teresa che da sempre accompagna la mia vita, più o meno dice così “Quel Gesù che troviamo nel Tabernacolo, è lo stesso Gesù che ritroviamo negli ultimi, nei disperati della strada e della nostra società.”

La preghiera, la condivisione con “I Thirst Movement”, che fino a qualche tempo fa non avevo approfondito, mi ha fatto conoscere una realtà missionaria bella, contemplativa al servizio dei più poveri tra i poveri.

God Bless You! Grazie di cuore a tutti.

Angelo

Testimonianza del pellegrinaggio a Fatima

…TORNARE A CASA!

Il pellegrinaggio di Fatima, per me si è fondato su due pilastri, la nostra Natura Umana e la nostra capacità di obbedire.

Per farci conoscere la nostra natura umana Dio ha messo a disposizione l’intero creato, noi in esso siamo la parte più preziosa. Per l’obbedienza ci ha donato Nostra Signora, colei che è stata chiamata all’obbedienza totale, ad insegnarla a Suo Figlio, e poi a noi.

Dopo aver espresso la Sua Sete sulla Croce, Gesù affida noi a Maria, così come siamo e Maria ancora una volta, per compiacere suo Figlio e salvare noi, accetta ed obbedisce.

Sapendo che Maria è sempre con noi e sapendo che la Sua obbedienza è assoluta, ci siamo messi in cammino….Per dove? Possiamo dire verso il santuario ma possiamo anche dire verso il Suo Cuore Immacolato. Il Santuario di mattoni diventa quindi il simbolo del Suo Cuore Immacolato, a cui Dio affida il mondo, e di cui ne richiede la devozione.

Il respiro, l’affanno, ogni singolo passo, ogni terreno calpestato, ogni pianta che ci circondava…tutto parla di noi a noi, tutto è usato da Dio per mostrarci quella parte di noi che non conosciamo, ma che Lui intende usare.

In questo camminare, vi era sempre Maria, che camminava con me, parlava con me, mi ascoltava, m’incoraggiava ad andare avanti, mi aspettava ad ogni sosta e ripartiva ad ogni mio “andiamo!”.

Ognuno aveva la sua andatura, il suo passo, la sua velocità, ma per quasi tutto il percorso sono sempre stata in fondo al gruppo.

All’inizio questa cosa mi è pesata, ma proprio alla fine, nella salita più difficile, dove ho pensato di tornare indietro…lì ho trovato mia Madre Maria che mi esortava ancora con maggior fervore, ad andare avanti, a salire fin su, anche se ci avessi dovuto impiegare 3 giorni. Lei era lì ad aspettarmi. Sarei stata l’ultima da arrivare? Pazienza, lei mi avrebbe accolto come la prima arrivata, forse con più entusiasmo, perché ho pensato che l’ultimo figlio che arriva a casa è sempre il più desiderato.

In quel momento mi ha iniziato a mostrare il Suo Cuore ed il posto che in esso vi era per me, così come ero.

Ultima, stanca, sudata, impresentabile ad una Regina, per i canoni del mondo; Lei prima di essere Regina del Rosario è Mia Madre e a Lei importa poco come torno a casa, l’importante è che torno e che stiamo insieme. Arrivati è stato come tornare a casa…essere a casa, perché ero nel Suo Cuore ed in esso mi ha lasciato essere ciò che sono, ha seguito la mia Natura e l’ha educata.

Il pellegrinaggio è stato un movimento di gruppo, ma anche un percorso individuale. Il gruppo è stato unito nelle singole necessità di tutti, così ognuno ha potuto percorrere il suo cammino in base alle sue necessità.

Aspettandosi, sostenendosi, animandosi, organizzandosi e rispettandosi a vicenda.

Siamo arrivati a casa tutti insieme, come indicato nell’apparizione del 13/07/1917…”in mezzo ad una grande folla, recitando il rosario”….si siamo arrivati recitando il Rosario, in una spianata gremita di gente.

Il punto centrale del pellegrinaggio è stata la consacrazione al Cuore immacolato di Maria, che abbiamo compiuto il 13/07/2017 dopo la santa messa in occasione dell’anniversario dell’apparizione.

Il fatto che sia stata scelta per noi questa data non è un caso, ma in essa vi è il messaggio che Nostra Signora ha per noi oggi.

Consacrarsi è darle tutto ciò che siamo; ascoltarla ed obbedire, perché quanto ci dice non è da Lei ma da Dio. Ciò che ci viene chiesto, lo ha ascoltato e seguito lei prima di noi.

E’ la sola quindi che può insegnarci a servire Gesù e saziare così la sua sete più grande.

Come Gesù stesso riconoscerà, Maria ha saziato la Sua Sete, ma ora lo chiede a noi.

Che Dio vi benedica!

Silvia E.